Le rovine di Carsulae si trovano lungo la Via Flaminia al confine tra Terni e San Gemini, grazie all’integrità delle rovine e alla loro conservazione tuttora in corso di scavo, è uno dei siti archeologici più grandi e importanti dell’Umbria.
Fondata intorno al 220 a.C. Carsulae si sviluppò inizialmente come emporio e luogo di sosta dove i viaggiatori stanchi potevano mangiare e ristorarsi, successivamente con il crescere della sua importanza, la città divenne un importante centro politico e commerciale, data proprio dalla sua posizione lungo la via Flaminia, dove si svolgevano i commerci fra Roma e l’Adriatico, ma soprattutto verso l’Italia settentrionale.
L’assetto urbano definitivo risale ad età augustea, quando ottenne la costituzione municipale.
All’interno del sito archeologico sono visibili i resti dei principali monumenti pubblici, civili e religiosi: Via Flaminia, le Terme, la Chiesa di San Damiano costruita nel paleo-cristiano sui resti di un edificio romano.
La Basilica, quale sala di riunione pubblica dei cittadini; il Forum con la sua piazza principale; la Cisterna Antiquarium, utilizzata per la raccolta dell’acqua pubblica; l’Arco di San Damiano, il quale segnava l’ingresso settentrionale; Monumenti funerari, come il tumulo appartenente ad una nobile famiglia per la presenza delle decorazioni; e poi l’Anfiteatro, costruito durante la dinastia dei Flavi; ed infine, i Templi gemelli, edifici pubblici e il Teatro.
L’area archeologica è aperta tutto l’anno
L’orario di apertura in base ai cambi d’orario stagionale
Possibilità della visita guidata
Sito web: www.carsulae.it