Amelia divenne municipio romano nel 90 a.C. e, grazie alla sua posizione strategica, centro per le comunicazioni militari. Venne invasa poi dai Goti e dai Longobardi e nel 1065 divento liberò Comune per entrare poi nello Stato Pontificio fino all’annessione al Regno d’Italia nel 1860.
La città conserva le mura poligonali di epoca romana e le quattro porte: Porta Romana (la principale via di accesso) Porta Posterola, Porta Leone IV e Porta della Valle.
Tra i monumenti merita la visita la Cattedrale dedicata a San Fermina eretta nel 872 che nel corso degli anni venne distrutta, prima da Federico II e in poi da un incendio, e ricostruita in forme barocche; ospita all’interno le reliquie dei patroni Fermina ed Olimpiade.
Al lato della Cattedrale si trova la Torre Civica simbolo del periodo di Comune Libero a forma dodecagonale sembra volersi riferire ai 12 apostoli, con i suoi 32 metri di altezza domina il paesaggio amerino.
Si segnala anche la Chiesa di San Francesco e il monastero di San Magno. Il centro storico è inoltre ricco di palazzi signorili come Palazzo Venturelli e Palazzo. Il teatro sociale costituisce uno dei rari residui esemplari di teatro settecentesco, realizzato completamente in legno, dalle strutture ai meccanismi scenici tuttora perfettamente funzionanti.
La sede del museo archeologico si trova nell’ex Collegio Boccarini e conserva la statua bronzea del Germanico. Da non perdere le Cisterne Romane cui si arriva attraverso un percorso con entrata da Piazza Matteotti.
Nei dintorni si segnala: il borgo di Giove, tra i più belli d’Italia, con il Palazzo Ducale e la Chiesa di San Rocco; tra le bellezze naturali che circondano la zona lago Vecchio creato dal torrente Rio Grande; l’Oasi di Alviano del WWF dove è possibile svolgere birdwatching e il Castello di Alviano.