Bevagna ha origini antiche: capitale politica e religiosa degli Umbri, Mevania, sorgeva su un colle circondato da corsi d’acqua. Durante il periodo romano divenne anche porto fluviale collegato direttamente con Roma attraverso il Tevere. Successivamente, con la caduta dell’Impero Romano, divenne parte del Ducato di Spoleto ma, nel 1187, dopo la conquista franca la città divenne libero Comune governato dai Consoli. Passò poi sotto il dominio dello Stato Pontificio fino all’Unità del Regno d’Italia.
Il piccolo Borgo di Bevagna si trova lungo la Strada del Sagrantino (che vi permetterà di scoprire il territorio facendo tappa nelle varie cantine) e conserva l’assetto medievale che aveva nel XIII-XIV secolo: circondato da mura con torri e porte e all’interno un incrociarsi di vie, piazze e chiese. Le mura, perfettamente conservate, delimitano il borgo cui si accede attraverso le quattro porte che rappresentano le Gaite (rioni) della città; si conservano, insieme alle mura, le torri utilizzate un tempo come avvistamento per eventuali incursioni.
All’interno rimangono importanti testimonianze dell’epoca romana: i resti del tempio trasformati nell’ex chiesa della Madonna della Neve, un edificio termale con un mosaico pavimentale del II d.C. e, nella parte alta della città la costruzione di case a semicerchio, ricordano un antico teatro le cui colonne in marmo si trovano all’interno dell’ufficio postale.
Sulla base dell’assetto romano si è edificata la città medievale con la Piazza Silvestro definita da B. Berenson “la più bella piazza tra quelle minori d’Italia” con al centro la fontana ottocentesca e una colonna romana con capitello corinzio. Su di essa, inoltre, si affacciano il Palazzo dei Consili, che ospita il Teatro Francesco Torti e le due chiese romaniche di San Silvestro e San Michele Arcangelo entrambe del XII secolo, oltre alla Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo.
In uno degli ingressi della città, alla Porta dei Molini, da non perdere è l’antico Lavatoio pubblico creato da un invaso artificiale, detto l’“Accolta”, dato dallo sbarramento del fiume Clitunno per la raccolta di acque che, per caduta, azionano le pale del mulino ancora oggi funzionante.
Addentrandoci per le strade del borgo palazzi settecenteschi testimoniano l’edilizia privata come Palazzo Lepri, oggi sede municipale, dove all’interno si trovano la Biblioteca, l’Archivio storico e il Museo Civico. Percorrendo via Santa Margherita si giunge al Monastero di Santa Margherita ristrutturato nel XVIII secolo, il quale conserva all’interno un affresco del 1532 di Ascensidonio Spacca (detto il Fantino) e due pale di Andrea Camassei.
Mercato delle Gaite a giugno, una manifestazione per scoprire il fascino del Medioevo con riproduzione fedele della vita tra il 1250 e il 1350 e degli antichi mestieri; quattro le gare, la Gara dei Mestieri (quali la cartiera, il setificio con il sistema di estrazione dai bachi di seta, la cereria e la zecca), la Gara Gastronomica, la Gara del Mercato e la Gara di tiro con l’arco.
Nei dintorni da non perdere il borgo di Torre del Colle circondato da olivi e vigneti.
Visita con degustazione alle numerose Cantine del Vino Sagrantino di Montefalco, rosso docg la cui area di produzione comprende anche Bevagna.