Il centro storico di Paciano è racchiuso dalle mura trecentesche con torri e da tre porte di accesso che mantengono l’aspetto di borgo medievale. Dell’antico castello rimane solo la Torre d’Orlando e tra le opere spiccano la Rocca Buitoni, il Palazzo Cennini e Palazzo Baldeschi, sede del Museo della Banca della Memoria del Trasimeno. Tra i tesori che si incontrano tra i vicoli del borgo, chiese, balconi e il Palazzo del Municipio, mentre tra le chiese si consiglia la chiesa di San Carlo Borromeo e la Chiesa della Madonna della Stella, con un ciclo di affreschi sula tradizione di una stella che si posò sul mantello della Madonna affrescata all’interno. Il Museo Don Aldo Rossi contiene opere di pittura e scultura.
Le origini etrusco-romano, sono dimostrate dai reperti archeologici ma il primo documento è del X secolo. Il borgo fu sottoposto prima a Chiusi e poi a Perugia che lo rese borgo fortificato di frontiera.
Panicale è una terrazza naturale sul Lago Trasimeno, presenta tre piazze disposte su diversi livelli che caratterizzano la sua pianta costruita su ellissi concentriche. In Piazza Umberto I spicca la cisterna del 400 trasformata in fontana nel 900 e la Collegiata di San Michele, mentre in Piazza Masolino in alto si trova il Palazzo della Podestà, sede dell’archivio storico e naturale e una vista mozzafiato sulla valle.
Da non perdere il Teatro Cesare Caporali, tra i più piccoli dell’Umbria; il Museo del Tulle in Piazza Regina Margherita all’interno dell’ex chiesa di Sant’Agostino.
Importante la visita nel complesso di San Sebastiano del XVII secolo in cui sono custoditi due splendidi affreschi del Perugino: il Martirio di San Sebastiano e la Madonna con Bambino tra i Santi.
Panicale fu territorio abitato dagli Etruschi, fu rifugio per i Romani dopo la battaglia del Trasimeno contro Annibale. Con la caduta dell’Impero Romano e la fine del dominio longobardo si proclamò Comune libero e indipendente, tranne per un periodo in cui accettò la signoria di Perugia. Considerato uno dei castelli più fortificati d’Italia, resistette per un lungo periodo a tentativi di conquista fino al 1643 quando venne conquistata da Firenze, poi dallo Stato Pontificio fino al Regno d’Italia.
Nei dintorni si segnala il Santuario di Mongiovino in stile rinascimentale e il Santuario della Madonna di Grondici, meta di pellegrinaggi per la leggenda che l’accompagna della resurrezione di un bambino.